CAPOGIRO

Capogiro, locale fuori dal comune che trasporta coloro che ne fruiscono verso luoghi lontani nel tempo e nello spazio, un luogo surreale che permette di sognare, stupire, di lasciare spazio alle più incontrollabili emozioni percettive, come un cielo costellato di corpi incandescenti che cedono alla loro resistenza gravitazionale, per infuocare le notti bergamasche illuminando ogni particella di materia vivente e immobile. Una vertigine emozionale, un viaggio oltre l’infinito, verso un mondo cosparso di energia ed eccitazione, uno spaccato tridimensionale che mette a tacere l’inquietudine caratterizzante del mondo metropolitano. Un luogo ricco di astrazioni e chimere positive che rinnova magicamente il modo di vivere la notte.  L’umano fruitore che accede per la prima volta in questo universo irreale, percepisce fin da subito la potenza delle forme, ne viene travolto, e alzando gli occhi verso la volta, viene investito dalla visione labirintica di un intreccio di corde bianche su uno sfondo cervino.Dove finisce l’impatto visivo, comincia l’impatto percettivo, una ragnatela emozionale, un viaggio extraterreste in un vivace e stentoreo mondo urbano, nel quale ogni visitatore che ha il piacere di veleggiare le forme sinuose di questi spazi, si appresta a lasciare indietro, almeno per una notte, tutti gli affanni che la metropolitana contemporaneità inevitabilmente porta in spalla, dando accesso a quelle fragorose e palpitanti necessità di libere energie che ogni umano vivente lascia echeggiare nei meandri della propria mente e che grazie a questo luogo riesce a soddisfare.